UN BENE PREZIOSO
Difficilissimo è reperire i film di Paolina, come del resto in generale moltissimi film muti, ormai svaniti nel nulla. Sappiamo esistere a Roma una copia, benché incompleta, de "La capanna dello zio Tom", che speriamo presto di poter visionare restaurata.
Paolina cavalca. Particolare di una più ampia foto di scena del film "La capanna dello zio Tom" appartenente al nostro Archivio. I colori sono abusivi |
In questi film Paolina impersona Biribì, ragazzo di strada ardimentoso e furbo, che risolve molte situazioni. Ne possediamo una nutrita documentazione, e soprattutto quei frammenti di pellicola, che a quanto ci risulta sono gli ultimi rimasti degli oltre seimila metri complessivi del serial. Quindi ancora più preziosi.
18 luglio 2018. Continua.
Vogliamo dare un'occhiata più approfondita a questo "Mistero dei Montfleury"?
LA STAMPA
Sul film seriale "Il mistero dei Montfleury" c'è già una estesa scheda nel capitolo precedente, con una larga documentazione.
Ma vogliamo approfondire l'argomento?
Un mistero, oltre al titolo, è anche il fatto che di questo film, definito "gigante", che ha girato il mondo in più copie e che era fatto di quattro lungometraggi per oltre 6000 metri di pellicola (8000 dichiarati dall'Aquila Film), non resti niente se non i nostri miseri 5 metri e 48 cm.
Sembra impossibile che sia tutto sparito.
Su importanti riviste dell'epoca ebbe un grande lancio. Leggiamo per esempio il lungo articolo che gli dedicò La Vita Cinematografica già nel 1917, quando era ancora in lavorazione.
Il mistero s'infittisce.
La stessa rivista poi però pubblica un grande cartone pubblicitario estensibile in cui appare il titolo del film insieme ad altri crediti, ma degli attori e del regista non si parla. Ed è per questo che si hanno scarsissime notizie in merito: la presenza di Paolina è attestata dal solo materiale presente nel nostro Archivio, mentre quella di Ettore Piergiovanni la si desume da altre fonti. Sui nomi degli altri attori buio completo, e sul regista solo un'ipotesi (nostra): abbiamo buone ragioni per ritenere che possa essere Roberto Roberti, il padre di Sergio Leone.
In ogni caso, la più completa documentazione al mondo su "Il mistero dei Montfleury" (pellicole, foto di scena, brochure promozionali, raccolta di informazioni) è quella in possesso dell'Archivio Pezzaglia-Greco.
Finalmente il grande film in quattro episodi esce, e ne parla, tra gli altri, Il Corriere della Sera, sottolineando quello che già la Casa di Produzione ha tenuto a specificare: i quattro episodi sono consequenziali, ma ognuno di essi può essere visto anche separatamente, essendo tutti film a se stanti.
Nel capitolo precedente, tra gli altri dati forniti, abbiamo elencato le nazioni in cui, oltre all'Italia, risulta essere uscito il nostro serial: Spagna, Portogallo, Francia. Ne abbiamo trovato tracce di stampa in Spagna. Sul quotidiano La Vanguardia, di Barcellona, gli furono dati due titoli leggermente diversi: "Los misterios de Montfleury" e "El misterio de los Montfleury", certamente più corretto.
Il quotidiano Joventut, di Badalona, scritto in catalano, ne accenna più volte.
Come si può constatare si parla di "magnifica pellicola" che "ci ha emozionato grandemente" e "sta ottenendo un gran successo".
E continuiamo a chiederci dove si siano rintanate le dannate copie di questo quadruplo film.
LA SCENEGGIATURA
Esiste, presso il Museo Nazionale del Cinema di Torino, la sceneggiatura originale, un po' manoscritta, un po' dattiloscritta, di questo poderoso sforzo cinematografico. La scrisse Ennio Grammatica, traendola dal romanzo "Fernanda" di Carlo Dadone del 1910. Noi la possediamo in copia, e ci siamo particolarmente impegnati nell'individuare i momenti della narrazione corrispondenti a foto di scena presenti nel nostro Archivio. Abbiamo così ricavato un certo numero di quadretti, con cui tentiamo di ricostruire almeno qualche brano delle azioni del film.
GLI SPEZZONI
Per finire, torniamo alle nostre preziose pellicole.
8 spezzoni, che rappresenteremo con un fotogramma per ciascuno, specificando il numero
di fotogrammi presenti in ogni spezzone.
L'ordine è quello del filmato consegnatoci
dal laboratorio, che ha lavorato il materiale
senza dargli una consequenzialità logica, non conoscendo la cronologia degli eventi narrati nei quattro film.
La colorazione della pellicola, data dai realizzatori dell'epoca per sottolineare il carattere di ogni scena,
varia dal blu al giallo al nero.
Ed è un Paolina show.
Adesso studieremo il modo migliore di presentare il materiale in movimento. Perché c'è ancora da lavorarci sopra.
Sembra impossibile, ma... quante idee ci hanno fatto venire quei 18 secondi!
131313 settembre 2018. Fin
Per continuare la lettura clicca il link qui sotto
http://pezzagliagreco.blogspot.com/2011/12/32-appendice-6-paolina-nel-terzo.html
Il Corriere della Sera del 24 aprile 1918 |
Il Corriere della Sera del 1° maggio 1918 |
Nel capitolo precedente, tra gli altri dati forniti, abbiamo elencato le nazioni in cui, oltre all'Italia, risulta essere uscito il nostro serial: Spagna, Portogallo, Francia. Ne abbiamo trovato tracce di stampa in Spagna. Sul quotidiano La Vanguardia, di Barcellona, gli furono dati due titoli leggermente diversi: "Los misterios de Montfleury" e "El misterio de los Montfleury", certamente più corretto.
La Vanguardia, 1° febbraio 1918 |
La Vanguardia, 10 febbraio 1918 |
Come si può constatare si parla di "magnifica pellicola" che "ci ha emozionato grandemente" e "sta ottenendo un gran successo".
E continuiamo a chiederci dove si siano rintanate le dannate copie di questo quadruplo film.
LA SCENEGGIATURA
Esiste, presso il Museo Nazionale del Cinema di Torino, la sceneggiatura originale, un po' manoscritta, un po' dattiloscritta, di questo poderoso sforzo cinematografico. La scrisse Ennio Grammatica, traendola dal romanzo "Fernanda" di Carlo Dadone del 1910. Noi la possediamo in copia, e ci siamo particolarmente impegnati nell'individuare i momenti della narrazione corrispondenti a foto di scena presenti nel nostro Archivio. Abbiamo così ricavato un certo numero di quadretti, con cui tentiamo di ricostruire almeno qualche brano delle azioni del film.
"Biribì denuda il braccio, le spalle di un ragazzo e addita i lividi e le ecchimosi delle scudisciate. Il bimbo si stringe al monello, come per averne protezione" |
Per finire, torniamo alle nostre preziose pellicole.
8 spezzoni, che rappresenteremo con un fotogramma per ciascuno, specificando il numero
di fotogrammi presenti in ogni spezzone.
L'ordine è quello del filmato consegnatoci
dal laboratorio, che ha lavorato il materiale
senza dargli una consequenzialità logica, non conoscendo la cronologia degli eventi narrati nei quattro film.
La colorazione della pellicola, data dai realizzatori dell'epoca per sottolineare il carattere di ogni scena,
varia dal blu al giallo al nero.
Ed è un Paolina show.
Primo spezzone: Biribì nella grotta degli zingari. 46 fotogrammi |
Secondo spezzone: Biribì usa una corda. 29 fotogrammi. Questo spezzone si ricollega al settimo |
Terzo spezzone: Biribì, affranto, viene consolato da una donna. 15 fotogrammi |
Quarto spezzone: Biribì di profilo in una struttura di legno. 5 fotogrammi |
Quinto spezzone: Biribì beve nell'osteria. 5 fotogrammi. |
Sesto spezzone: Biribì in un interno, impegnato in un monologo... muto. 109 fotogrammi: lo spezzone più lungo |
Settimo spezzone: Biribì si imbraca in una corda. 48 fotogrammi. Da ricollegarsi al secondo spezzone |
Ottavo spezzone: Biribì intercede per il gigantesco Robin. 34 fotogrammi |
Adesso studieremo il modo migliore di presentare il materiale in movimento. Perché c'è ancora da lavorarci sopra.
Sembra impossibile, ma... quante idee ci hanno fatto venire quei 18 secondi!
131313 settembre 2018. Fin
Per continuare la lettura clicca il link qui sotto
http://pezzagliagreco.blogspot.com/2011/12/32-appendice-6-paolina-nel-terzo.html