sabato 10 dicembre 2011

12 - L'ALBA DEL NOVECENTO

L'inizio del nuovo secolo

segna anche l'inizio di un nuovo periodo della vita di Paolina.
I suoi 15 anni sono molto più pesanti di quelli delle sue coetanee:
lei è stata "donna" fino da piccola, sui palcoscenici, sballottata di qua e di là a far ridere o piangere il pubblico,
con una consapevolezza e una professionalità da far invidia
a tante attrici adulte e "pompate" dell'epoca.




Ha ben presto conosciuto la sofferenza, con la morte prematura dell'amato padre
che non è riuscito a veder nascere il nuovo secolo e crescere la figlia, 
ma la sua carriera continua ininterrotta di teatro in teatro,
di applauso in applauso, di serata d'onore in serata d'onore.

Il 1901, primo anno del nuovo secolo, è foriero di grandi mutamenti nel mondo.
Guglielmo Marconi (vedi foto in testa) riesce a trasmettere radioonde dalla Cornovaglia a Terranova: è la prima trasmissione transoceanica.
Si assegnano i primi Premi Nobel e viene catturato il leggendario brigante Musolino.
Nascono personaggi che faranno grande il cinema come
Clark Gable, Gary Cooper, Vittorio De Sica, Marlene Dietrich;
la musica, come Louis Armstrong;
la fantasia, come Walt Disney;
ma anche la scienza, come Enrico Fermi,
e la poesia, come Salvatore Quasimodo, che il Nobel lo prenderà 58 anni dopo.




Paolina ha bruciato le tappe, e ha già riposto il suo bell'album con la copertina rossa.
È finita un'era, quella della fanciullezza, e adesso non c'è più il suo buon babbo Gerolamo a raccogliere le entusiastiche recensioni alle sue performance.
Ma qualcuna l'abbiamo scovata noi.

Sappiamo per esempio che nel 1901 fu chiamata a Monza per le celebrazioni ufficiali del primo anno dalla morte del Re Umberto I, colà ucciso da un anarchico, e che fu a lei affidata la declamazione dell'ode "XXIX Luglio", di Adolfo Resplendino. 
Ne dà notizia il Corriere della Sera.
Apriamo una parentesi sui monologhi, nei quali Paolina era particolarmente specializzata. Evidentemente le piaceva tanto quel genere, che le consentiva di incantare il pubblico da sola sulla scena, da protagonista nata.
Erano monologhi in versi, che le davano modo di mettere in risalto l'espressività e la perfezione vocale sempre riconosciutele da tutti i critici teatrali che scrissero di lei. 
In seguito avrebbe prediletto le poesie di Ada Negri (e non solo), ma già da bambina si era cimentata in questa non facile arte.
Conosciamo in particolare quattro titoli di monologhi che porse al pubblico da piccola:


*PAOLINA NELL'IMBARAZZO 
del 1895.


*RINGRAZIAMENTO 
(chiamato anche semplicemente MONOLOGO), 
di Emilio Mariani, recitato nel 1897 a favore dei bambini poveri degli asili di Milano.


*UN PRANZO DIPLOMATICO
sempre di Emilio Mariani, del 1899.


*XXIX LUGLIO 
di Adolfo Resplendino, recitato a Monza nel 1901 per la commemorazione ufficiale dell'uccisione, avvenuta un anno prima, di Re Umberto I.


Di questi quattro monologhi è documentata l'uscita in stampa (vedi la bibliografia di Paolina nel capitolo n. 32 di questo Archivio), tranne per il primo, di cui abbiamo notizia solo attraverso fonti giornalistiche.
Solamente di "Ringraziamento" possediamo il testo completo, presente in due diverse edizioni nel nostro Archivio. Niente degli altri, difficilissimi da reperire.

Come si può constatare, Paolina era così brava che veniva convocata appositamente in occasioni ufficiali per declamare questi testi, e alcuni di essi erano stati scritti proprio per lei.
Chiusa la parentesi-monologhi, continuiamo a percorrere gli itinerari artistici di Paolina.

Nel 1902, ancora ragazzina, viene convocata dalla capocomica Bianca Iggius addirittura a Barcellona.
Si legge su La Scena di Prosa del 13 novembre 1902:


Bianca Iggius ha scritturato, per questo scorcio d'anno, come amorosa, Paolina Pezzaglia, che ha già raggiunto la sua capocomica a Barcelona e ha già cominciato a recitare, accontentando pubblico e capocomica.


Bianca Iggius.
Ce la immaginiamo una Paolina sedicenne che parte intrepida per la Spagna all'avventura. 
Per il teatro questo e altro!

Nel 1903 troviamo Paolina nella Compagnia Novelli-Fortuzzi-Podda, e anche qui si merita particolari attenzioni. Sempre su La Scena di Prosa così si scriveva di lei:

Ammirata la più giovane fra le attrici della Compagnia, la signorina Pezzaglia, e quantunque si sia presentata sotto le umili spoglie di servetta, è facile prevedere che presto avrà un bel nome in arte.

Qualunque fosse la sua parte lei si faceva notare, usciva dalla mediocrità degli altri e brillava di luce propria.
Ma dovrà passare poco meno di un decennio dall'inizio del secolo prima che le venga voglia di ritagliare i molti articoli che le saranno dedicati (e non solo a lei), riunendoli in un Album sulla cui copertina
si leggerà la scritta:


 ARTICOLI
di
PAOLINA PEZZAGLIA-GRECO
e di
ANTONIO GRECO




Antonio Greco? Sì, perché nel nuovo secolo tante cose accadranno,
che ancora la piccola attrice-donna non immagina nemmeno.


Per continuare la lettura clicca il link qui sotto
http://pezzagliagreco.blogspot.com/2011/12/13-arriva-lamore.html